martedì 26 giugno 2012

cibiricci


C’è questa serie tv, Party Down, che racconta le frustrazioni di giovani artisti squattrinati che ripongono in Hollywood tutte le loro speranze. Nell’attesa che queste si esaudiscano, lavorano per un’agenzia di catering. Ogni episodio è una lente di ingrandimento sulle manie, le perversioni e le bizzarrie dei diversi ambienti sociali nei quali è richiesto il servizio catering. È lo sguardo che abbiamo costantemente addosso quando mangiamo in un ristorante e di cui non ci rendiamo conto, è la nuvoletta del cameriere che mentre ti sorride pensa “ma quanto mangia questo?” o “perché tutti a me i vegani?”. Niente di nuovo, è il fascino del dietro le quinte, la solita stupida scoperta che anche un cameriere ha un punto di vista sulle cose, spesso cinico e spietato. Al di là del cinismo, il bello di questa serie è che in ogni episodio i ragazzi del catering entrano nelle vite e nel privato di persone che non avrebbero avuto modo di incontrare altrimenti. Ed è la stessa divertente sensazione che provo insieme a Marta e Katia quando facciamo i nostri catering.






Ernestcatering si è da poco sdoppiato: da una parte Sara e il suo Rockandrollwedding, dall’altra Cibiricci, ossia io Katia e la new entry Marta, giovane veneta cresciuta in una famiglia di ciappinari, brillante e attivissima handmader dalle mille soluzioni. Da qualche mese prepariamo buffet e andiamo ai mercatini dell’artigianato con il nostro banchetto, torniamo a casa stanche e soddisfatte e spendiamo tutto il guadagno in birra. Con Cibiricci facciamo quello che facciamo da sempre, cucinare e stare in compagnia, solo che adesso c’è più compagnia, nuovi amici e tante persone che fanno il tifo per noi. Compresa Sara, che ci ha fatto un nuovo bellissimo logo!

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