come già hanno detto in tanti, il Comicon è stato quest'anno più il festival dei cosplayers che il festival dei fumetti, con tanto di intasamento e scene di panico nella giornata di sabato durante la quale è stato necessario chiudere i cancelli e bloccare le entrate fino al giorno successivo per evitare l'effetto sardina. un'affluenza che purtroppo non si è tradotta in grandi vendite per tutti gli editori presenti ma piuttosto in una sfilata di costumi colorati e odore dolciastro di adolescente a bloccare il passaggio di chi fosse interessato a curiosare tra gli stand. L'unico banchetto che non ha lamentato un calo nelle vendite è stato quello della Ditta Gagliotta Pesci di Pozzuoli.
ma, nonostante questo, il Comicon rimane sempre uno dei festival cui è più difficile rinunciare e anche quest'anno il viaggio di 8 ore seduti in treno andata e ritorno è stato ampiamente ripagato da tutti gli incoraggiamenti ricevuti, le idee e gli albetti scambiati, la vendita di tutte le copie di Groviglio di Alberto Talami e gli apprezzamenti per l'albetto/catalogo di Fulvia Spizzo, più volte definito "delizioso".
Ovviamo all'assenza di un resoconto fotografico saccheggiando dal blog di Marco Corona i ritratti che ha fatto agli ernest presenti.
come al solito è impossibile salutare e ringraziare tutti, ma almeno: Katia e Claudio che ci hanno tenuto compagnia al banchetto prima di sparire tra pizze sfogliatelle e taralli, Andrea, Elisabetta, Leoz, Luc, Cristina, Bastien, i ragazzi di Epoc Ero Uroi, Sergio, Ivan, Giacomo e una ragazza che a un'ora di chiusura dalla fiera è arrivata trafelata al banchetto dicendo "di là mi hanno detto meraviglie di ernest, cosa posso comprare?"
1 commento:
Ciao Samantha! Quest'anno la carenza di foto è pesa e io ho scippato la tua :-)
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